Guardo le mie mani e le loro mani. Sono uguali”. Da un articolo della rivista Internazionale
Sabrina Ali Benali è una medica francese che lavora in un pronto soccorso. “Sono nata 38 anni fa in un ospedale di Tolosa. Sul cartellino sopra la culla c’era scritto Sabrina-Aurore. Sarei potuta nascere a Lagos, in Nigeria, chiamarmi Asma e oggi essere su un barcone con la mia bambina, aggrappata alla speranza di sopravvivere in Europa. Il sogno di trovare un lavoro e di poter far mangiare mia figlia ogni giorno. Non mangiamo da due giorni. Prego di riuscire ad arrivare viva sull’altra sponda del Mediterraneo. Sarei potuta nascere a Tel Aviv, chiamarmi Guila e piangere l’ingiustificabile e barbaro [...]