Buongiorno Dott.ssa mi chiamo Marco e faccio l’osteopata. Le scrivo per una mia paziente di 20 anni che ha la seguente situazione:
a circa 17/18 ANNI ha scoperto di avere una cisti all’ovaio sx, ha messo su consiglio della sua ginecologa l’impianto sottocutaneo sia come mezzo di contraccezione che per “tenere sotto controllo” la cisti.
L’impianto ha da subito dato problemi, ciclo continuativo con perdite costanti tutti i giorni e a volte anche flusso abbondante. La ginecologa ha detto che sarebbe stato un periodo di “assestamento” in cui il corpo si doveva abituare. Io come osteopata, conoscendo la ragazza fino ad allora sempre in grande salute, atletica , in forma senza alcun problema fisico , ho consigliato di rivalutare questo approccio (l’impianto sottocutaneo) dato la forte reazione della paziente. Lei ha seguito per un po la strada proposta dalla ginecologa e oggi me la ritrovo in studio, dopo due anni che ancora ha perdite continue/ciclo permanente. La paziente ha finalmente deciso di rivolgersi ad un’altra ginecologa che ha consigliato di togliere immediatamente l’impianto e di iniziare la normale pillola contraccettiva sia come metodo contraccettivo che per la cisti ovarica. La giovane paziente sarebbe d’accordo, sua madre un po meno in quanto la zia della paziente (sorella della madre) è morta per un tumore al seno e la mamma stessa ha dovuto operare una cisti ….. dice che loro hanno una forte predisposizione e quindi pensa che la pillola possa essere pericolosa par la figlia.

Ora io mi chiedo: al di la del pensiero della madre, Lei mi potrebbe dare un suo parere del quadro descritto.
La ragazza vuole comunque un metodo contraccettivo . La pillola può essere davvero dannosa stando alla sua esperienza? Ci sono delle alternative alla pillola per una ragazza di questa età?

Con tutte le difficoltà oggettive legate al non potere seguire di persona la paziente, le chiedo solo un parere in base a quelle che sono le sue esperienze…..La ringrazio molto fin da ora . Marco

 

Io ritengo che l’impianto sottocutaneo sia davvero disastroso per le donne, altera totalmente il ciclo ovarico modificando salute, umore ed energia vitale della paziente. Non lo consiglio mai.Comunque dopo due anni di ormoni la cisti è andata via? perchè se c’è ancora evidentemente la terapia ormonale per quella cisti non funziona, e quindi non serve darle la pillola. Se non c’è più si può interrompere la terapia ormonale perchè ha “curato” quel che doveva curare. Se la cisti è andata via non torna.

Quindi, io direi di sospendere la contraccezione ormonale anche vista la familiarità. MA…c’è un MA importante :la capacità della ragazza e del suo ragazzo di utilizzare una contraccezione efficace. Io faccio un colloquio molto preciso con le ragazze( e ancora meglio anche con il compagno) per capire quanti rischi correrebbero senza pillola. Purtroppo molti ragazzi non vogliono o (ahimè)non SANNO utilizzare il preservativo,usano il coito interrotto senza conoscerne i rischi. Altre coppie sono troppo immature per immaginare di utilizzare il computerino che vede la fase fertile ( e funziona molto bene) o le ragazze sono troppo impacciate con il loro corpo per utilizzare il diaframma. E allora la pillola diviene l’unica soluzione..magari aiutando il corpo con un rimedio omeopatico e un attenzione importante alla salute globale della ragazza..una pillola per 1-2 anni…finchè la coppia non matura e può così scegliere un metodo meno dannoso.

Grazie della domanda..e congratulazioni per la sua professionalità