Immagino che questo titolo possa sembrare esoso ma ho cercato di fare la sintesi degli ultimi 6 mesi. Per dire il vero per me la storia inizia 2 anni e mezzo fa quando mi sono sposata. Già avevo qualche variazione nel flusso e dei dolori più intensi che mi sono stati giustificati come cambiamenti dovuti all’età ( 35 anni al tempo) il peggio è arrivato nell’estate scorsa con cicli molto dolorosi e perdite eccessive di sangue che mi debilitavano al punto che ho cercato un ginecologo se non altro molto esperto che ha per lo meno capito immediatamente il problema è instaurato una cura per questa cosa che non conoscevo: adenomiosi con una formazione di 4×3. 5 cm che sto curando con progestinico puro(dienogest) da 6 mesi con riduzione della stessa.
Venedo al punto da subito ho cercato un senso al fatto che dopo il matrimonio, deciso con l’idea di avere un figlio, invece il mio endometrio fosse in un certo senso impazzito aggredendo la parete muscolare e dandomi questi forti dolori. A me non è sembrato un caso visto che dopo il matrimonio un figlio non l’ho mai voluto davvero. Le chiedevo se l’omeopatia e gli aspetti psicologici secondo la sua esperienza possono influenzare aiutando nella cura, questo stato che io sento come un disequilibrio e una lotta interiore che il corpo si trova a subire e mostrare. Ho cercato da subito aiuto in medicina alternativa (non trovando un vero riferimento) e nel gruppo di bioenergetica che frequento. Sento che questo mi seve quanto la cura con dienogest che mi ha provato negli ultimi mesi…sbalzi di umore,pianto senza motivo, senzazione di essere alterata e altre cose fisiche… Grazie buona giornata

Certo il corpo è legato alla mente e i sintomi fisici sono spesso uno specchio di un disagio più profondo. La sua consapevolezza e il suo lavoro psicoterapeutico sul desiderio o no di maternità è sicuramente fondamentale, ma io credo che la consapevolezza debba portare alla scomparsa del sintomo.Se questo non accade ci sono delle concause da sistemare: alimentazione, funzione digestiva ecc. Quindi le consiglio di iniziare una terapia omeopatica o con la medicina cinese e valutare con il collega medico se sia il caso di sospendere il progestinico che sicuramente non l’aiuta nel processo di guarigione globale. Ma la sospensione la deve fare solo sotto controllo di un medico di medicina complementare che sappia quale terapia personalizzata  può sostituire il farmaco chimico