“La Candida è un fungo normalmente presente sulla pelle, in bocca e nelle mucose vaginali e rettali; ce ne sono diversi tipi, la più frequente è la Candida albicans.

Vive nel nostro corpo insieme a molti altri batteri (saprofiti), perché le nostre cavità non sono sterili ma regolarmente abitate da diversi germi e funghi che, coabitando, raggiungono un equilibrio per cui nessuno prende il sopravvento. In questa situazione siamo sani e non abbiamo sintomi o disturbi.

La Candida albicans diventa un germe patogeno (che crea malattia) quando cresce fuori controllo, diventando predominante sugli altri saprofiti. Si sviluppa così una patologia che varia secondo l’organo in cui si manifesta lo squilibrio: candida vaginale e vulvare, mughetto (candida della mucosa della bocca), piede da atleta e dermatite da pannolino (candida che si sviluppa nelle zone caldo-umide), onicomicosi (macchie sotto le unghie). È interessante osservare come le micosi cutanee non si comportino come vere e proprie infezioni contagiose: lo possiamo intuire dal fatto che una lesione non passa da un piede alla natica, o nella regione sotto-mammaria o inguinale, solo perché ci siamo toccati. Invece le micosi vaginali e vulvari possono essere trasmesse attraverso l’uso di asciugamani o il rapporto sessuale.

Anche le candidosi intestinali sono piuttosto frequenti; spesso, fungendo da serbatoio di miceti, sono alla base della ricorrenza di infezione a livello vaginale.

In rari casi, come in pazienti affetti da patologie gravi con grande deficit delle difese immunitarie, la candida può diventare una malattia che colpisce l’intero organismo.

In questo libro ci occupiamo soprattutto di Candida genitale, cioè delle vaginiti e vulviti micotiche; ma i consigli terapeutici e alimentari valgono per qualsiasi tipo di patologia dovuta alla Candida.

Dal disegno qui accanto vediamo come sono fatte la nostra vagina e la vulva e come sono in contatto con la vescica e l’intestino.

Come dicevamo, i nostri genitali si mantengono in salute attraverso i batteri saprofiti che li colonizzano. I lattobacilli sono i difensori della mucosa vaginale e, mantenendola a un livello di Ph fra 3,5 e 5 (Ph acido), impediscono ai germi patogeni di prendere il sopravvento.

Se il Ph si modifica, e la vagina diventa alcalina, si sviluppano infezioni batteriche e da Trichomonas; quando invece il Ph diventa troppo acido, si sviluppano infezioni da Candida e da Gardnerella.

 

I Sintomi

Avere una vaginite acuta da Candida è piuttosto fastidioso: gonfiore vulvare, arrossamento, perdite bianche (che spesso somigliano alla ricotta), prurito e fastidio al contatto con i vestiti, dolore durante e dopo i rapporti, con un senso di secchezza e di mancanza di lubrificazione.

Nelle situazioni croniche o recidivanti la candida può dare disturbi più lievi: secchezza vaginale e lieve fastidio dopo i rapporti. Nella maggior parte dei casi, i sintomi migliorano dopo il flusso mestruale per poi peggiorare la settimana prima del ciclo, proprio a causa delle variazioni ormonali.

L’infezione del pene (non così frequente) comporta prurito, arrossamento e a volte piccole macchie rosse, che compaiono dopo il rapporto e scompaiono lavandosi con un sapone disinfettante.

La diagnosi di Candida si fa con una visita ginecologia e, nei casi meno chiari, un tampone vaginale ne evidenzierà la presenza.

 

 

NOI e LA VAGINA

Fin da bambine dovremmo essere aiutate dalle nostri madri ad accettare e ad amare questa parte del nostro corpo: la vagina è un simbolo fondamentale della nostra femminilità, è l’organo che ci permette di procreare, è uno degli organi che ci dona piacere, è una parte di noi da amare e da rispettare. Come conosciamo la nostra gola e le nostre orecchie, dovrebbe essere spontaneo e piacevole conoscere la nostra vulva e la nostra vagina, ma purtroppo spesso non è così.

Nel mio ambulatorio incontro donne di 30 anni che non si conoscono e che non sanno come sono fatte, che si lavano in fretta e con disagio perché vivono questa parte del corpo come sporca e indecente. Retaggi di vecchi tabù, messaggi silenziosi trasmessi dalla famiglia, scarsa dimestichezza con le proprie emozioni e le proprie paure: tutto questo può portare una giovane donna a non accettare e a non accogliere la propria femminilità e la propria sessualità. Fare amicizia con i nostri genitali è invece fondamentale per capirli, mantenerli in salute e curarli quando necessario. ”