A cura di: Dott.Sergio Segantini

Questo lavoro nasce dal bisogno di dare maggior consistenza alle osservazioni empiriche che facciamo quotidianamente sui nostri piccoli pazienti. Molti medici che praticano la medicina omeopatica hanno da tempo constatato che lo stato di salute dei bambini non vaccinati risulta evidentemente migliore di quello dei bambini sottoposti ai vaccini.
Gli omeopati che hanno una prevalenza di pazienti pediatrici hanno anche la possibilità di seguire e di osservare un numero rilevante e sicuramente maggiore di bambini non vaccinati rispetto a quello dei pediatri di base. Per la ricerca si tratta di una posizione favorevole che permette di rilevare dati sullo stato di salute della popolazione pediatrica che nessun altro osservatore può ottenere.
In una prima parte sono stati rilevate le conseguenze da vaccino a breve, medio e lungo termine. Molti di questi sintomi non sono direttamente collegabili con i vaccini anche perchè il medico vaccinatore il più delle volte non avverte i famigliari del bambino vaccinato di eventuali rischi, ne’ tantomeno da’ indicazioni per rilevare sintomi anche generici e non particolarmente gravi che possono presentarsi.
La posizione dei medici e del mondo sanitario in genere è molto sbilanciata verso una valutazione vantaggiosa dei vaccini: “non importa quanti e quali effetti collaterali i vaccini possano causare, i loro vantaggi sono talmente numerosi ed evidenti che non dovrebbe mai esserci alcun dubbio sulla opportunità di praticarli a tutti i bambini”.
La nostra posizione non è così fideisticamente favorevole a vaccinarsi a priori ma segue un percorso di valutazione del rischio/beneficio che è, a nostro avviso, fondamentale in ogni scelta terapeutica.
Per poter valutare i rischi e i benefici è necessario essere informati. A proposito dei vaccini spesso le informazioni sono carenti, pertanto il lavoro che stiamo conducendo e che qui sintetizziamo rendendolo leggibile a tutti riguarda i risultati di una osservazione durata 15 anni sulla salute dei bambini vaccinati e non vaccinati.
EFFETTI INDESIDERATI DA VACCINO
Riportiamo quindi le sintomatologie più direttamente collegabili con i vaccini inserendo anche elementi che riguardano il comportamento, il sonno, l’appetito e altri ambiti che usualmente non sono indagati nella determinazione degli effetti indesiderati da vaccino.
Il campione osservato riguarda 300 casi pediatrici visti omeopaticamente di cui circa un quarto di essi non è stato vaccinato.
La restante parte riguarda un numero elevato di soggetti che ha sostenuto tutti i vaccini in programma, una quota minore di coloro che sono stati sottoposti solo a quelli “obbligatori” e una piccola ma significativa quota di bambini che hanno interrotto il ciclo vaccinale per sopravvenuti sintomi.
Sono stati riportati i sintomi a breve termine ovvero entro un mese dalla vaccinazione e quelli a lunga durata con tempi di rilevamento variabili da oltre un mese fino a 15 anni.
I sintomi rilevati a breve termine nel nostro studio sono in ordine di frequenza:
Ø       febbre
Ø       reazioni locali nella zona di inoculazione
Ø       problemi respiratori
Ø       dermatiti
Ø       problemi neurologici
Ø       disturbi del sonno
Ø       menifestazioni comportamentali
Ø       reazioni linfatiche
I sintomi rilevati in tempi più lunghi sono:
Ø       dermatiti
Ø       asma
Ø       manifestazioni comportamentali
Ø       sintomi neurologici
Non è questa la sede per individuare i vaccini che hanno prodotto più effetti perchè i vaccini sono parecchi, il campione è relativamente scarso e i tempi di osservazione molto variabili durante i quali si sono succeduti diversi programmi vaccinali.
STATO DI SALUTE
 I risultati sono conseguenti alla comparazione tra i gruppi di soggetti pediatrici osservati attraverso la determinazioni di tutti gli elementi che abbiamo utilizzato per definire lo stato di salute dei campioni analizzati.
I due campioni di soggetti vaccinati (A) e non vaccinati (B) sono formati da 81 casi ognuno.
La comparazione viene effettuata attraverso l’osservazione dello stato di salute attaverso la compilazione di INDICATORI (vedi) nei tempi adatti per determinare una certa attendibilità dei dati raccolti.
INDICATORI DELLO STATO DI SALUTE
  1. Stato dell’umore
  2. Stato intellettuale
  3. Energie generali
  4. Sonno
  5. Appetito
  6. Apparato digerente
  7. Apparato respiratorio
  8. Sistema nervoso
  9. Apparato locomotore
  10. Cute
I dati dello stato di salute sono stati rilevati in tempi variabili e riflettono gli andamenti attraverso una quantificazione desunta dagli indicatori che si è cercato di mantenere il più oggettiva possibile.
I rilevamenti sono stati mediamente oltre 5 per ogni soggetto.
RISULTATI
Sono stati definiti due ambiti diversi di comparazione dello stato di salute tra i due gruppi.
Uno che riguarda le patologie vere e proprie e un altro che valuta la sintomatologia attraverso la lista degli indicatori.
Abbiamo rilevato che il gruppo dei soggetti vaccinati presenta una incidenza di malattie croniche decisamente maggiore rispetto al gruppo formato dai bambini non vaccinati.
Il dato più rilevante riguarda le sindromi allergiche come asma e dermatiti atopiche.
Il gruppo A presenta una incidenza quattro volte superiore di allergie croniche rispetto al gruppo B.
Una patologia possibilmente correlata è la celiachia, ma la limitatezza dei dati non fornisce elementi di significatività.
Tuttli gli indicatori dello stato di salute evidenziano un carico maggiore di problemi e di disagi a carico del Gruppo A rispetto al Gruppo B.
Riportiamo in una tabella il carico degli indicatori per rendere più decifrabile il risultato.
Il carico viene calcolato moltiplicando il punteggio complessivo, attribuito ai singoli indicatori (0 grado estremo, 3 assenza di sintomo) e osservato in 81 casi per ogni gruppo, con il numero dei rilevamenti (accessi) complessivi effettuati.
INDICATORI
GRUPPO A
GRUPPO B
DIFFERENZIALE
EMOZIONALI
799
1090
291      (0,364)
INTELLETTUALI
787
1024
237       (0,3019
ENERGIE GENER.
889
1186
297       (0,334)
SONNO
871
990
119       (0,136)
APPETITO
1020
1134
114       (0,111)
DIGERENTE
1038
1108
70          (0,06)
RESPIRATORIO
739
1001
262        (0,261)
NERVOSO
1145
1191
46          (0,040)
LOCOMOTORE
1180
1198
18           (0,015)
CUTE
811
945
134         (0,165)
Il carico degli indicatori esprime il livello medio di salute di ogni soggetto. Abbiamo riportato i dati complessivi che rappresentano l’andamento globale dei due gruppi confrontati. Ci sono molti casi in cui il carico sintomatologico dei singoli soggetti non vaccinati è maggiore di quello di molti non vaccinati, ma complessivamente le variazioni sono evidenti e si differenziano in gradi diversi.
I dati esposti indicano che ci sono entità diverse a seconda degli ambiti analizzati. Ricordiamo che il rilevamento dati è lasciato alla valutazione del medico esaminatore.
La differenza maggiore la osserviamo nei sintomi emozionali dove vediamo il Gruppo B dei non vaccinati presentare meno problematiche del Gruppo A.
Seguono in ordine di variazione decrescente:
Ø       le energie generali
Ø       i sintomi intellettuali
Ø       respiratori
Ø       cutanei
Ø       sonno
Ø       appetito
Ø       apparato digerente 
Ø       sistema nervoso
Ø       apparato locomotore
Si può notare che le patologie maggiormente incidenti nel gruppo A interessano l’apparato respiratorio e la cute come già riportato a proposito degli effetti indesiderati, mentre le differenze tra lo stato di salute dei due gruppi riguardano maggiormente le condizioni comportamentali, intellettuali e generali (energie e sonno).
Dal punto di vista biometrico però i dati comparativi risentono di variabili interferenti che non garantiscono una completa attendibilità dei risultati.
Ci riferiamo al fatto che soggetti che si rivolgono alla medicina omeopaticaca classica hanno genericamente stili di vita qualitativamente migliori rispetto alla popolazione che segue un sistema convenzionale. Abbiamo osservato che i soggetti del gruppo A (vaccinati) hanno spesso uno stile di vita qualitativamente inferiore a quello dei non vaccinati e più simile alla popolazione generale.
Nella TAB A si può vedere che le residenze del Gruppo B sono più numerose in campagna diversamente dai soggetti del Gruppo A
TABELLA A
RESIDENZA
CAMPIONE
CITTA’
PAESE
CAMPAGNA
A
61%
23%
16%
B
35%
24%
41%
Le TAB. B e C si riferiscono all’allattamento. In entrambi i gruppi la prevalenza è quella dell’allattamento materno rispetto a quello artificiale, il che è un indice di qualità della vita del bambino (e della madre).
Nella TAB C si può notare una netta differenza nei tempi di allattamento che sono nettamente più prolungati nel Gruppo B.
TABELLA B
ALLATTAMENTO NATURALE
CAMPIONE
A
88%
B
94%
TABELLA C
DURATA ALLATTAMENTO NATURALE
CAMPIONE
0-6 MESI
6-12 MESI
12-24 MESI
> 24 MESI
A
43%
48%
9%
B
14%
44%
24%
12%
Un altro indice di qualità della vita riguarda il consumo di alimenti biologici che è nettamente maggiore nelle famiglie dei soggetti non vaccinati.
TABELLA D
CONSUMO CIBI PREVALENTEMENTE BIOLOGICI
CAMPIONE
A
24%
B
89%
La Tab E riporta a titolo esemplificativo come rappresentazione del consumo di farmaci l’uso degli antibiotici. Vediamo che il consumo è di circa sei volte minore nel gruppo dei soggetti non vaccinati.
TABELLA E
CONSUMO DI ANTIBIOTICI
CAMPIONE
CICLI ANNUI PRO CAPITE
A
0,73
B
0,12
CONCLUSIONI
Il campione dei bambini preso in considerazione è alquanto ridotto rispetto agli obiettivi della ricerca che non si propone di valutare la validità delle vaccinazioni pediatriche, ma di osservare lo stato di salute dei bambini vaccinati e non. I risultati ci sono parsi tuttavia interessanti dato che quantificano e confermano le osservazioni empiriche dei medici omeopati che trattano soggetti pediatrici.
Esistono sicuramente degli errori nella traduzione dai sintomi dalle cartelle cliniche ai dati che vi proponiamo, tuttavia alcuni elementi sembrano emergere con una certa chiarezza. Ci riferiamo soprattutto alle patologie allergiche osservate nei bambini vaccinati e ad altri ipotetici nessi con altre patologie.

C’è da dire che i confronti tra i due gruppi sono influenzati da variabili che interessano la qualità della vita come è già stato evidenziato e pertanto andrebbero confermati da altri studi.

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