pubblico qui la risposta ad una domanda importante di una lettrice, e la ringrazio per l’occasione che mi ha dato di approfondire in modo sintetico un tema che crea molte ansie

 

Buongiorno Dottoressa,
volevo sapere quanto protegge l’uso del preservativo dall’infezione dell’HPV.
Talvolta si legge che serve a pochissimo perchè il virus può trovarsi su altre superifici di contattocol proprio partner.
è davvero così non protettivo? O comunque protettivo solo per una piccolissima percentuale?
grazie

L’utilizzo del preservativo è importante per tutte le mlattie sessualmente trasmesse, dall’epatite alla gonorrea. Sicuramente effettua una protezione anche verso l’Hpv ma questo virus è davvero un pò particolare: vediamo alcuni punti importanti

1-La lesione evidente del virus sono i condilomi, escrescenze simili a verruche su maschi e femmine, in questo caso certamente è bene evitare di avere rapporti perchè il preservativo non protegge altre zone (pube ad esempio) che possono avere piccoli condilomi non riconosciuti

2-L’HPV che si evidenzia con il pap test è invisibile e nessuno ha dimostrato che sia trasmissibile o che si prenda da un uomo con i condilomi , è una lesione che va curata (anche con il rimedio omeopatico) perchè può portare, negli anni ad un tumore

3-il test all’HPV cerca il genoma ( l’espressione, la faccia) del virus nelle cellule del collo dell’utero e ci dice se è presente questo virus e di quale tipo si tratta : quello più buono o quello più cattrivo che può portare un tumore negli anni. Anche in questo caso nessuno ha dimostrato che la donna possa infettare il maschio e nemmeno che un preservativo protegga. La donna con HPV positivo potrà continuare ad avere la sua vita sessuale, dovrà però fare un pap test, se negativo, ripeterà il controllo dopo un anno. Senza alcuna terapia

4-da quando si fanno i test all’HPV moltissime donne risultano positive , quindi convivono con il virus, anche per anni, senza mai avere un pap test alterato o una lesione del collo dell’utero. La colposcopia serve per cercare le lesioni visibili sui genitali interni ed esterni ; si utilizza il colposcopio: uno strumento che, come un canocchiale ingrandisce il collo dell’utero e vede le  lesioni sospette,utilizza dei liquidi che permettono di fare una diagnosi,e se necessario permette di scegliere il punto giusto dove fare una biopsia, cioè di prelevare una piccola area di tessuto per analizzarlo meglio. La colposcopia è indolore, la biospia è come un pizzicotto .

Quindi riassumendo : non vedo una gran chiarezza nella medicina rispetto alle infezioni da HPV, è vero che sono pericolose ma è anche vero che tantissime donne infette stanno bene per anni e spesso si autoguariscono e il test HPV diventa negativo
Come spesso accade in medicina le cose non sono ancora chiare, niente panico dunque..i controlli si fanno ma con intelligenza e tranquillità