Gruppo terapie domiciliari per il Covid : un esperienza di rispetto,

condivisione, passione e generosità

 

Vaccino sì o vaccino no….ognuno ha il suo pensiero, ma di una cosa sono certa: il Covid va curato, va curato in fretta, fin dai primi giorni, prima che la cascata di citochine provochi mancanza di respiro e polmonite e ricovero in ospedale.

Un anno e mezzo fa era chiaro che non si sapeva come curare i malati di Covid, non si conosceva la natura di questo virus, non si sapeva di cosa morivano le persone, l’emergenza era tale che non c’era tempo per autopsie chiarificatrici e nemmeno per stabilire un protocollo nazionale di terapia; ogni ospedale decideva per sé, i protocolli erano tutti diversi, non si raccoglievano casistiche né si aveva tempo di ragionare su quello che accadeva.

Ma poi le cose sono cambiate, in ospedale ora i protocolli sono unificati e si sa che i pazienti muoiono per un esplosione di citochine che portano ad una improvvisa e acutissima infiammazione generalizzata.

Era la scorsa estate quando mi sono chiesta come si curavano a casa i pazienti, io sono omeopata e seguo con i rimedi omeopatici chi si ammala..ma se non basta? Come affronta la medicina convezionale il Covid nei pazienti isolati?

E’ allora che ho scoperto che l’indicazione del ministero della sanità ai medici era : tachipirina e vigile attesa

Cioè tengo bassa la febbre e aspetto che il paziente soffochi e poi lo mandi in terapia intensiva???

E’ passato un anno e ancora non capisco quale sia la logica di questa indicazione, visto che il problema grande di questa pandemia  è l’intasamento delle terapie intensive con conseguente impossibilità a curare tutte le persone che ne avrebbero bisogno e non sono malate di Covid.

Tutte le malattie devono essere curate, anche quelle virali…quando abbiamo l’influenza prendiamo antiinfiammatori, cortisone a volte, spesso antibiotici, molto spesso mucolitici ecc.

E allora ho scoperto che vari gruppi di medici, fin da marzo 2020 si sono riuniti e hanno iniziato a cercare un protocollo terapeutico validato per seguire i malati in isolamento…e da un anno e mezzo questo protocollo esiste e più di 200 medici lo seguono e lo utilizzano.

E’ nato così il “gruppo terapie domiciliari covid19 in ogni regione” organizzato dall’avvocato Erich Grimaldi.
Il gruppo nasce e vive su facebook e comprende più di 500000 membri fra pazienti, medici, infermieri, psicologi ecc.

I pazienti si iscrivono al gruppo, compilano un post con tutti i loro dati, sintomi, malattie ecc e chiedono l’aiuto di un medico, o di un pediatra, o di uno psicologo. Entro poche ore, spesso pochi minuti, ricevono il messaggio del moderatore del gruppo  che cerca un medico disponibile e lo mette in contatto via messanger con il paziente.

Duecento medici volontari, sempre reperibili, lavorano gratuitamente per assistere pazienti isolati e impauriti in Italia, ma anche in Inghilterra, a Dubai, in Brasile ,in Spagna…pazienti che hanno ricevuto dal proprio medico curante l’indicazione di prendere la Tachipirina e di aspettare di peggiorare per poi chiamare l’ambulanza.

MI sono iscritta anche io, pensando che fosse la cosa giusta per contrastare il Covid e per uscire dalla emergenza continua. Ho iniziato a studiare i farmaci e i protocolli perché come omeopata ero ormai a digiuno di nomi commerciali, dosaggi e posologie dei farmaci. Ho imparato ad usare antiinfiammatori e antibiotici e idrossiclorochina e cortisone se necessario. Ho scoperto con stupore che nel protocollo ci sono molti integratori naturali e vitamine e fitoterapici.Ho studiato e ho scoperto che la tachipirina abbassa il glutatione che è fondamentale per il sistema immunitario e quindi non va mai data; ho scoperto che la terapia deve iniziare il prima possibile perché solo così si evitano gli improvvisi aggravamenti tipici del covid, ho scoperto che molti giovani si ammalano, anche in modo grave, e anche loro vanno curati bene e in fretta.
Ma soprattutto ho scoperto i miei colleghi.
Siamo tutti iscritti ad una chat, dove chiunque di noi abbia bisogno di un aiuto per un paziente complicato può scrivere ed immediatamente i colleghi rispondono. Risponde il cardiologo, l’urologo, il neurologo o semplicemente quello che ha più esperienza, che ha già curato un caso simile. Rispondono e spiegano perché quel farmaco o perché quel suggerimento e arrivano anche articoli da leggere e si discute e tutto questo tutti i giorni, sabato e domenica e sere incluse. E quando anch’io do il mio contributo con un suggerimento omeopatico, ricevo consensi, curiosità, domande… quasi un miracolo in questi tempi di ostracismo verso l’omeopatia!
Duecento e più fra medici e professionisti della sanità sempre disposti ad aiutare pazienti e colleghi, gratuitamente, senza altro scopo che non sia fare con passione il loro mestiere.

E poi ci sono i pazienti
Impauriti, sperduti, confusi, senza indicazioni , con medici latitanti o di poche parole. Mamme ansiose per figli malati, figli preoccupati per anziani  infetti soli e con troppe patologie in atto, adulti soli lontano da casa per lavoro, per vacanza, bloccati e isolati nell’ansia e con mille dubbi.  Respirano appena scoprono che qualcuno gli scrive, gli risponde, calma le ansie inutili, gestisce i problemi che appaiono, manda ricette, da consigli alimentari, sostiene psicologicamente…e così  ricevo migliaia di meravigliosi GRAZIE GRAZIE GRAZIE..che danno un senso a tutta la fatica e la paura che ho a seguire persone lontane e che non conosco.
Quei GRAZIE mi fanno sentire orgogliosa di essere medico, e di aver deciso di far parte di un meraviglioso gruppo di persone che amano, rispettano e si prendono cura degli esseri umani.

http://www.terapiadomiciliarecovid19.org/

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