Riflessioni da un articolo su Internazionale di Lina Zeldovich (luglio 2022)

Che il nostro intestino sia il nostro secondo cervello è ormai cosa nota a tutti, il fantastico microbiotica intestinale con i suoi batteri e i suoi virus e i suoi microorganismi vive con noi difendendoci dalle malattie infiammatorie, dai tumori; influenza il nostro cervello e influenza le nostre emozioni, ci aiuta nella depressione , modula l’ansia e cambia in continuazione: a seconda di cosa mangiamo, di cosa respiriamo, della nostra età e della nostra attività fisica.

Abbiamo un mondo meraviglioso nella pancia..ma la cacca viene considerata solo come escremento da nascondere ed eliminare.

Eppure il trapianto di feci è già una pratica medica riconosciuta, fondamentale per i malati di gravi patologie intestinali, per chi ha subito una chemioterapia, e per chiunque abbia un microbiota distrutto da malattie o farmaci. Si trova un donatore sano, con una perfetta flora batterica e si esegue il trapianto, le feci vengono inserite nell’intestino del malato, e i germi protettori prolificano e ri-colonizzano la mucosa del paziente, guarendolo.

Ma le feci sono comunque ritenute sporche .

Eppure in questo articolo la giornalista racconta di come suo padre, vecchio contadino russo, riciclava amorevolmente le feci di tutta la famiglia e le usava come fertilizzante per ridare alla terra ciò che con le verdure e la frutta le era stato tolto. Con un sistema semplice e preciso sterilizzava le feci ed eliminava i microrganismi patogeni , e gli escrementi diventavano terra fertile per i pomodori.
Anche nel passato c’erano i raccoglitori di feci. Gli escrementi venivano venduti per farne fertilizzanti : le feci raccolte in casa dei ricchi ( che mangiavano meglio) erano più costose, quelle dei poveri erano più economiche . In Cina e in Giappone nel 1700 c’era persino chi rubava le feci, ed era un reato.

Riutilizzare gli escrementi che noi espelliamo tutti i giorni sarebbe meraviglioso, non si inquinerebbero mari e fiumi ma si fertilizzerebbero grandi territori ridando alla terra ciò che ci siamo presi da lei

Qualche azione virtuosa esiste già: frullatori , bollitori, stanza stagne…dal Canada al Madagascar , dagli Stati uniti ad Haiti, persone sognanti e illuminate cercano di cambiare il mondo  costruendo tecnologie che lo rendano più accogliente e sano.